Oltre 21 milioni di euro per erogare servizi e prestazioni sociali e socio assistenziali a più di 20mila persone. Sono questi i numeri che si ottengono mettendo in relazione il bilancio d’esercizio di Coeso Società della salute, appena approvato dall’assemblea dei soci, e i dati sull’accesso dell’utenza.
“Il bilancio d’esercizio approvato nei giorni scorsi è il primo della Società della salute dopo l’unificazione delle zone socio sanitarie, la più grande, per dimensioni territoriali, della Toscana e la seconda più popolosa – spiega Giacomo Termine, presidente di Coeso SdS – e rispecchia, in parte il lavoro di unificazione dei processi produttivi dei servizi che è stato fatto durante tutto il corso dell’anno e che interesserà sicuramente parte del 2020. Mettere insieme risorse, modalità di gestione e rendicontazione, non è stato semplice per i nostri uffici. Partivamo da situazioni molto diverse tra loro per tanti aspetti: difficoltà economiche, che siamo riusciti a risolvere, e modalità di produzione dei servizi diversa da zona a zona che dobbiamo finire di rendere omogenei. Inoltre i bilanci erano costruiti in modo diverso e parte del lavoro fatto nel 2018 è stato proprio legato all’uniformare questi strumenti e lavorare per il passaggio alla contabilità analitica”.
Se si analizza il bilancio nel dettaglio nel 2018 la nuova Società della salute ha gestito oltre 21mila euro. Di questi quasi 13 milioni e 500mila euro (ovvero il 63 per cento delle risorse) sono stati impiegati per erogare servizi e prestazioni ai cittadini. Il 7 per cento è stato investito per garantire i servizi di orientamento ai cittadini, mentre il 4 per cento è andato a sostenere i costi per il personale amministrativo, che sostiene le attività sociali. “Un dato – commenta il presidente Termine – che mostra come la nostra Società della salute viva una carenza di personale, anche a causa dei numerosi pensionamenti degli ultimi mesi, che dovremmo cercare di risolvere al più presto per evitare che vada a ripercuotersi sui servizi ai cittadini. Per questo, La giunta della Sds dopo un lungo dibattito politico, ha approvato un documento sul fabbisogno di personale, così da poter procedere con i concorsi pubblici”.
Della cifra messa a bilancio, un terzo delle risorse, ovvero oltre 7 milioni e 600 mila euro provengono dalle quote versate dai Comuni per ogni cittadino residente; 7 milioni e 900 mila euro arrivano da progetti specifici, europei, nazionali e regionali; un milione e 500 mila euro derivano dal fondo sanitario per la gestione delle residenze sanitarie per anziani (il 7 per cento del bilancio), 2 milioni e 100mila euro derivano dalla compartecipazione dai servizi da parte degli utenti (il 10 per cento circa), mentre più di 700mila euro provengono da sponsor, contributi, contributi privati, interessi attivi.
“E’ importante sottolineare – aggiunge Termine – come molte prestazioni si siano realizzate facendo ricorso a risorse ottenute attraverso la presentazione di progetti europei. Questo dimostra che la fusione delle Sds è stata una scelta lungimirante che ci ha permesso strutturarci per intercettare con sempre maggiore efficacia i finanziamenti, di rendicontare le spese sostenute e le azioni realizzate”.
Nei prossimi mesi, quindi, il Coeso Sds si appresta a completare il percorso di unificazione, uniformando i servizi e le modalità di accesso.