L'Agorà della SaluteGrande partecipazione alla prima “Agorà della Salute” che si è tenuta venerdì 5 marzo nella Sala Pegaso di Palazzo Aldobrandeschi. Sono circa 150 le persone e i rappresentanti del volontariato e del Terzo settore dei sei comuni della Zona grossetana che hanno preso parte all’incontro promosso dal COeSO – Società della Salute dell’Area grossetana per presentare i compiti del nuovo soggetto e avviare il confronto con la popolazione.

L’iniziativa, infatti, ha avuto l’obiettivo di presentare gli organismi di partecipazione previsti dalla Legge regionale: il Comitato di partecipazione, composto dai rappresentanti della comunità locale, espressione dell’utenza e dell’associazionismo di tutela, promozione e sostegno attivo, e la Consulta del Terzo settore, formata da rappresentanti del volontariato e del Terzo settore, che operano in ambito sanitario e sociale.
“Con questo appuntamento – ha detto Lucia Matergi, presidente della Società della Salute – abbiamo voluto avviare il confronto con gli attori che nel nostro territorio si impegnano per determinare la salute. La Sds, infatti,  rappresenta la sintesi una serie di pratiche e servizi che già esistono e vuole stimolare il confronto con diversi soggetti nell’ottica di ottimizzare le risorse che sono sempre più preziose”.
Confrontarsi fin da subito con il territorio partendo da un punto di vista diverso e nuovo in cui un ruolo fondamentale sarà proprio quello degli organismi di partecipazione che si autogestiranno con le forme che le stesse assemblee riterranno più opportune. Tra i compiti di questi soggetti, quello di avanzare proposte e partecipare attivamente alla costruzione del Piano integrato di salute (Pis) lo strumento di programmazione e governo della Società della Salute. Come ha sottolineato Fausto Mariotti, direttore generale della Asl 9 di Grosseto, ai cittadini si chiede di lavorare insieme agli enti perché il miglioramento degli standard di salute non dipende solo dai servizi sanitari, ma da fattori come l’ambiente, le relazioni sociali, il grado di istruzione, la condizione economica e sociale il modo in cui si vive nelle città. “Per questo – ha aggiunto Fabrizio Boldrini, direttore della Sds – il nostro è un compito importante è difficile: dobbiamo, infatti, favorire il passaggio da una società che produce servizi a una società consapevole, che è capace di stare bene. Il nostro compito immediato, invece, è quello di riunire pratiche e prestazioni prima separate secondo il modello applicato già da qualche anno alla non autosufficienza”.
Intanto alle associazioni di volontariato e al mondo del Terzo settore si chiede di manifestare la propria disponibilità a prendere parte alla Comitato di partecipazione e alla Consulta: chi fosse interessato può comunicarlo alla Presidenza di Coeso – Società della Salute dell’area socio-sanitaria Grossetana, via Damiano Chiesa 12 Grosseto.
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