La Società della Salute della Zona 4 – che comprende i Comuni di Grosseto, Castiglione della Pescaia, Roccastrada, Civitella Paganico, Campagnatico e Scansano – si farà, così come in altre aree della Toscana. Lo ha confermato Enrico Rossi, assessore regionale al Diritto alla Salute durante il dibattito dedicato alla sanità che si è tenuto sabato scorso alla Festa democratica dell’Unione comunale di Grosseto.

 “Credo molto in questa formula – ha spiegato l’assessore regionale Rossi – perché la sperimentazione finora attuata in Toscana si è dimostrata di successo: la Società della salute mette al centro il cittadino: il ruolo più attivo dei Comuni nelle questioni legate alla salute, garantisce una vicinanza maggiore con la popolazione”.
Secondo Enrico Rossi, uno dei promotori della legge per la costituzione delle Sds “… gli enti non devono più limitarsi a prendere atto dei bilanci delle Aziende sanitarie locali, ma possono gestire servizi sul territorio e contribuire alla programmazione di politiche nuove sfruttando le diverse competenze dei soggetti riuniti nel nuovo organismo”. Sono molti gli esempi che dimostrano come, in certi ambiti, il lavoro congiunto di Comuni e Asl possa essere particolarmente fruttuoso: “…. Mi riferisco – ha spiegato l’assessore regionale – allo screening oncologico, ad esempio. Nelle zone dove questo è stato promosso dalle Sds, ed ha quindi coinvolto enti locali e associazioni di volontariato, molte più persone hanno capito l’importanza del controllo e della prevenzione; lo stesso vale per le attività fisiche per i malati cronici o della prevenzione dell’obesità tra minori, promosse in molte aree”. La Società della salute, inoltre, non comporterebbe altri “costi” per la politica: “E’ importante precisare – ha aggiunto Rossi – che chi avrà cariche all’interno del nuovo organismo non riceverà nessun compenso aggiuntivo, né gettoni presenze”.
Molte Società della salute sono nate dopo periodi di sperimentazione. Quella grossetana, al contrario, non dovrebbe attraversare questa fase “… ma siamo forti del fatto – ha detto Lucia Matergi, vicesindaco e assessore alle Politiche sociali del Comune di Grosseto – che un’esperienza di collaborazione tra enti locali esiste già. Il Coeso, infatti, ha dimostrato in questi anni di saper fornire servizi che rispondono ai bisogni delle persone, di saper attivare anche risposte in momenti di emergenza, come nel caso dell’emergenza freddo per i senza tetti, e sarebbe quindi un partner ideale per la Asl 9”. Sembra essere tutto pronto quindi per la nascita del nuovo soggetto “… anche perché ha aggiunto Lucia Matergi – i consigli comunale dei sei comuni consorziati hanno già approvato la bozza di Statuto e Convenzione della nascente Società della salute”.