A Grosseto, anche in collaborazione con il Comune e il Coeso, svolgono infatti un’attività preziosa e insostituibile associazioni di volontariato come “Anteas” (che gestisce il dormitorio) e la “Ronda della Carità” (che distribuisce pasti in molte zone della città).
Queste sono al fianco delle sempre più numerose persone in difficoltà, dei senzatetto che hanno bisogno di un luogo dove mangiare, lavarsi e dormire. Anteas, sempre insieme al Coeso-Sds, gestisce le 7 stanze più servizi di via De Amicis (stanze comunali che ospitavano la ex circoscrizione), che sono in grado di dare un tetto, ogni notte, a circa 15 persone.
Proprio recentemente il Comune di Grosseto ha infatti concesso l’uso di altre due stanze (erano 5) in via De Amicis all’associazione Anteas. E poi la struttura è aperta ormai tutto l’anno.
“Un servizio di straordinaria utilità a cui non potevamo certo far mancare il nostro appoggio non solo logistico – ha spiegato l’assessore Goretti – perché la crisi economica ha aggravato una situazione di povertà estrema per decine di persone senzatetto anche a Grosseto. Compito del Comune – ha proseguito la Goretti – è quindi esserci, con i locali di via De Amicis, con la “carta del pane”, con le migliaia di pasti delle nostre mense scolastiche donati alle associazioni, oppure sostenendo la realizzazione della nuova sede della Caritas alla Cittadella dello Studente ma anche, e forse soprattutto, evitando di far cadere in questo stato di estremo disagio altri cittadini. E lo facciamo – ha concluso – con un sostegno per migliaia di famiglie a basso reddito attraverso l’assegnazione delle case popolari e dell’emergenza abitativa, o con varie tipologie di aiuto al pagamento degli affitti e con altre forme di agevolazione e bonus ai meno abbienti”.
“La gestione del dormitorio di via De’ Amicis e delle molte altre attività per i cittadini che vivono particolari situazioni di disagio – aggiunge Fabrizio Boldrini – sono esempi di come il sistema pubblico possa creare, in collaborazione con il volontariato e il Terzo settore, dei circuiti virtuosi di produzione di servizi”. “Mettendosi in rete, coordinando interventi e condividendo esperienze, si possono dare risposte efficaci valorizzando anche la sussidiarietà tra cittadini, che è un valore inestimabile”.
La struttura
La struttura di via De Amicis dispone di 15 posti letto, con due servizi, suddivisi in 12 riservati alla pronta accoglienza e 3 per l’accoglienza di secondo livello, ovvero destinati a permanenze più lunghe per soggetti che hanno progetti condivisi con il servizio sociale professionale. Le due aree, per il momento, condividono l’ingresso comune.
Nei periodi di emergenza freddo anche i tre posti aggiuntivi possono essere destinati alla prima accoglienza. Sono a disposizione dell’accoglienza ai senza dimora anche i quattro posti letto messi gestiti dall’associazione le Querce di Mamre, presso la chiesa del Cottolengo.
Modalità di accesso
Per accedere al servizio dei dormitorio è necessario sostenere un colloquio con l’operatore dello sportello Povertà e disagio del Coeso Società della Salute e impegnarsi a rispettare le poche regole fissate.
Per richiedere il colloquio si può chiamare il numero 331/6136397, per fissare un appuntamento, o recarsi allo sportello Povertà e disagio in via Verdi 5 a Grosseto, aperto ogni giovedì dalle 15 alle 18.
Permanenza presso il Dormitorio di via De’ Amicis
Il dormitorio è aperto durante tutto l’anno. Le persone accolte possono soggiornare all’interno dei locali per 4 settimane, eventualmente rinnovabili, per un massimo di tre accessi all’anno.
Nel periodo dell’emergenza freddo, però, si può soggiornare per periodi più lunghi. I 28 giorni sono comunque garantiti, ma se non ci sono altre richieste e persone in attesa, il soggiorno può essere prolungato.
L’ingresso nella struttura può avvenire dalle 19.30 alle 22, mentre l’uscita, dopo una colazione offerta, è prevista per le 8.
Nel 2015 sono state 55 le persone che hanno soggiornato al dormitorio di via De Amicis, mentre 30 nella struttura del Cottolengo. Al momento, sia il dormitorio che la struttura del Cottolengo sono al completo.
Dati dalla Ronda della Carità e della solidarietà
I numeri sulle effettive presenze in città sono difficili da dare. In questo periodo i volontari della Ronda incontrano circa 50 persone a uscita (ogni martedì e giovedì, a partire dalle 21). Di questi la metà sono persone stanziali a Grosseto, mentre gli altri sono di passaggio (rimangono qualche giorno, poi ripartono).
In maggioranza si tratta di uomini, di età compresa tra i 40 e i 50 anni. La maggior parte sono stranieri. Nella distribuzione del pasto caldo, la Ronda segue un percorso preciso, che tocca alcuni luoghi individuati come punto di incontro tra i volontari e i senza dimora.
Esiste anche una realtà di persone che non vogliono accedere al dormitorio; alcuni perché non vogliono accettare il “patto” con i servizi e i gestori per il rispetto del regolamento, altri per una vera e propria scelta.