Si chiama “Azzardo uno slogan” ed è il concorso ideato dal Liceo economico sociale “Antonio Rosmini” di Grosseto, in collaborazione con il Coeso Società della Salute, Asl 9, Banca della Maremma, cooperativa Uscita di Sicurezza e Slotmob, pensato per sensibilizzare giovani e giovanissimi su questa grave problematica.
“Azzardo uno slogan” prevede un percorso di approfondimento sui rischi legati al gioco d’azzardo e si articola in due fasi: la prima, che vedrà gli studenti delle classi I e IV del liceo Rosmini affrontare una serie di lezioni per imparare l’uso responsabile del denaro e prevenire indebitamento e dipendenza; la seconda, che coinvolgerà gli studenti delle terze classi delle scuole medie del territorio. In particolare, questa seconda fase, utilizzerà il metodo della peer education e saranno quindi gli studenti della scuola superiore grossetana e portare messaggi ai ragazzi più piccoli. Dopo incontri, questi ultimi, saranno invitati a creare slogan e immagini per dare vita a una campagna di sensibilizzazione che possa contrastare questa nuova piaga sociale.
Quella del gioco d’azzardo e, più in generale, delle dipendenze, è un fenomeno sempre più diffuso in Italia che coinvolge un minorenne su cinque. “Si tratta di una tematica – ha spiegato Gloria Lamioni, la dirigente scolastica del Liceo Rosmini – interessante per le scuole di ogni ordine e grado, ma per la sua particolare incidenza sulla società e sui comportamenti degli individui, interessa molto il liceo economico sociale, che è da sempre una scuola proiettata allo studio e alla comprensione dei fenomeni che caratterizzano la società”.
Al progetto hanno aderito tutte le scuole della provincia “…E questo ci rende particolarmente soddisfatti – ha commentato Katia Bartali, insegnante dell’istituto – I lavori prodotti per il concorso saranno valutati da una giuria di esperti e la scuola giudicata migliore riceverà un premio in denaro da utilizzare per l’acquisto di materiale didattico o strumentazioni informatiche”.
“Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto per due ragioni: – ha affermato Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso – perché solo unendo le forze e mettendo al lavoro soggetti diversi che operano in ambiti differenti si possono ottenere risultati negli interventi sociali e perché formare dei ragazzi consapevoli e capaci di scegliere è il nostro investimento per il futuro”. “Inoltre – ha aggiunto Boldrini – il fatto che attraverso la peer education siano i ragazzi stessi a parlare ad altri ragazzi rafforza significativamente il messaggio che vogliamo portare”.
Come ha ricordato Paolo Tusa, della cooperativa Uscita di Sicurezza “… il gioco d’azzardo è una delle dipendenze più subdole e più difficili da superare, ma una risorsa importate è la prevenzione e la condivisione del problema, attraverso i gruppi di auto mutuo aiuto “.
Nelle scuole, quindi, saranno programmati nei prossimi mesi incontri tematici, tenuti anche da esperti, come quelli messi a disposizione dalla Banca della Maremma – credito cooperativa grossetano. “Imparare il consumo consapevole e il valore del risparmio è importante per i ragazzi – ha spiegato Matteo Olivo, della Bcc – e questa attività rientra in quella di educazione finanziaria che la banca da tempo porta avanti per tutti i cittadini: è un fatto riconosciuto dall’Ocse che la crisi finanziaria in corso non avrebbe avuto un impatto così devastante se le persone fossero state più educate alla gestione delle proprie finanze”.