Presentato mercoledì 29 marzo a in conferenza stampa all’ospedale Misericordia il servizio Seus, Servizio regionale per le emergenze e le urgenze sociali, al via nella zona Colline Metallifere, Amiata grossetana e Grossetana della Asl Toscana sud est.
Emergenza sociale al pari di quella sanitaria. Con questo servizio, anche nell’area grossetana viene garantito il pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari, considerato un livello essenziale delle prestazioni già nella legge quadro 328 del 2000 per la “Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, così come dalla Regione Toscana e dall’attuale Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali.
“Nessuno che si trovi ad affrontare un situazione sociale problematica, in particolar modo se di natura emergenziale, deve essere lasciato solo – commenta la dottoressa Patrizia Castellucci, direttrice Dipartimento Servizi Sociali Asl Toscana sud est – Vittime di violenza, persone fragili in situazioni di abbandono, non autosufficienti e disabili gravi che si trovano in contesti di assenza di rete familiare, condizione di grave povertà: per queste e molte altre situazioni simili, adesso c’è Seus, a disposizione di tutti i cittadini, attivato da determinati soggetti istituzionali (servizi sociali, amministratori comunali, forze dell’ordine, personale del pronto soccorso), progressivamente individuati attraverso un numero verde dedicato e gratuito che nell’Asl Toscana sud est è già stato avviato in via sperimentale nella Società della Salute senese, poi nella Val d’Elsa e adesso anche nel grossetano. Siamo molto soddisfatti di poter partire anche in questa zona, contiamo di poter estendere presto il servizio anche nel resto del territorio aziendale”.
Secondo il modello regionale toscano Seus si configura come un servizio di secondo livello, universalistico, a titolarità pubblica, parte integrante nel sistema di offerta pubblica dei servizi sociali. E’ un servizio sociale dedicato interamente e specificatamente alla gestione degli interventi di emergenza e urgenza in campo socio-assistenziale e socio-sanitario e lo si può quindi considerare a tutti gli effetti un pronto soccorso del servizio sociale. Le emergenze e le urgenze sociali sono circostanze della vita quotidiana che possono insorgere improvvisamente e alle quali la persona deve essere in grado di rispondere, trovando soluzioni in una situazione emotivamente molto difficile. Trattasi quindi di un servizio sociale specificatamente dedicato a questi particolari bisogni, attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, attuato da professionisti qualificati, capaci di intervenire in maniera immediata e puntuale, coordinato da una Centrale operativa e Unità territoriali che intervengono in loco nel momento in cui l’emergenza si verifica. Il Dipartimento dei Servizi Sociali della Sud Est rappresenta il contenitore delle attività di sperimentazione per le province di Siena, Arezzo e Grosseto, fungendo da infrastruttura culturale-organizzativa e snodo per l’integrazione, nelle sue varie declinazioni, delle diverse realtà territoriali, amministrative e organizzative.
Soddisfatta anche l’assessora regionale alle Politiche sociali, Serena Spinelli: “E’ molto positivo che la rete regionale del Seus continui a crescere, con l’attivazione in nuovi ambiti territoriali di un servizio che consente di fronteggiare, in ogni momento, a una serie di gravi situazioni di emergenza sociale in cui è necessario un intervento tempestivo e mirato. E che svolge allo stesso tempo un’importante funzione di collegamento con i servizi territoriali, per una presa in carico che vada oltre l’evento emergenziale e l’attivazione di percorsi volti al superamento delle situazioni di rischio. Dopo la fase di sperimentazione interna, di formazione degli operatori e di preparazione tecnica, da oggi anche questa ampia zona della Toscana è collegata al numero verde e alla centrale operativa regionale, di recente rafforzata con l’ingresso del nuovo soggetto gestore. Diventano quindi 14 gli ambiti territoriali toscani in cui il servizio è attivo e già nei prossimi mesi saliranno a 16, arrivando così a coprire il 65% della popolazione. L’obiettivo è continuare a sostenere la crescita di questo servizio di pronto intervento sociale, per arrivare all’attivazione a regime su tutto il territorio regionale. Grazie quindi a quanti hanno lavorato, qui sul territorio, per arrivare a questo importante passaggio”.
“La nostra zona socio sanitaria ha creduto molto in questa organizzazione, come dimostra il percorso di formazione del personale avviato già nel 2021. I Comuni sono stati lungimiranti perché hanno compreso il valore del sistema Seus che permette di dare risposte immediate, puntuali e adeguate ai cittadini che vivono una situazione, anche momentanea, di difficoltà e disagio”- commenta Marcello Giuntini, presidente di Coeso Società della Salute.