I grossetani fumano parecchio, lo dicono le statistiche, che collocano la provincia di Grosseto tra quelle con la percentuale di fumatori più alta (circa il 27 % della popolazione, contro la media del 23 % della Toscana) della regione. Un dato che si somma ad altre “cattive” abitudini e che ha indotto la Asl 9, in collaborazione con le Società della Salute ed altri Enti e Istituzioni, a promuovere iniziative di educazione ai corretti stili di vita e a mettere al servizio dei cittadini gli strumenti per combattere il vizio del fumo. Nella ricorrenza del 31 maggio, la “Giornata mondiale senza tabacco”, istituita nel 1987 dall’Organizzazione mondiale della Sanità, per contrastare la diffusione del vizio del fumo e avviare politiche internazionali condivise per il controllo del tabacco, la Asl 9 torna ad informare i cittadini sulle attività a sostegno delle persone che hanno ha deciso di smettere di fumare ed altre iniziative: il Centro Antifumo, l’attività del Sert, i corsi con i gruppi di auto-mutuo-aiuto, le attività di educazione ai corretti stili di vita con studenti e insegnanti.
Intanto proseguono i corsi di gruppo “Smettiamo Insieme” (l’ultimo, partito a maggio, terminerà il 3 luglio), attivati da novembre del 2011 nella Zona distretto Area Grossetana e organizzati dalla Asl 9 in collaborazione con il Coeso – Sds, cui collaborano operatori del Sert e del Centro Antifumo. Ad oggi hanno partecipato 24 utenti provenienti da tutta la provincia, con una percentuale di successo di circa il 70 %. I corsi, peraltro, si basano sul modello dell’auto-mutuo-aiuto, che non prevede uso di farmaci, ma incontri e lavoro di gruppo associato a consigli dietetici.
I due nuovi corsi sono previsti a settembre e a novembre 2012 e saranno improntati, oltre che “sul lavoro di gruppo per raggiungere l’obiettivo di non fumare più, anche sul benessere generale della persona e sulla la promozione della salute attraverso stili di vita sani”, spiegano gli organizzatori. Per le iscrizioni, rivolgersi all’Unità funzionale dipendenze, in via Don Minzoni, 9, a Grosseto, telefono 0564/483741 (dottoressa Paola Valenziano), oppure al il Centro Antifumo dell’ospedale Misericordia, telefono 0564/483344 (dottoressa Mariella Saccocci).
Un ruolo importante per la prevenzione e per la disassuefazione al fumo, inoltre, è quello delle iniziative rivolte ai più giovani e al mondo della scuola, che in questo caso coinvolgono l’Educazione alla Salute della Asl 9. In particolare, nel 2012, sono stati organizzati corsi con gli insegnanti, proprio sul tema dell’uso di sostanze tra cui il tabacco e su come prevenire e riconoscere comportamenti a rischio. Il fumo, infatti, è la prima sostanza con cui entrano in contatto i giovani e c’è una correlazione tra fumo, abuso di alcol e droghe, nonché altri comportamenti a rischio.
Il Centro Antifumo
Si trova all’ospedale Misericordia di Grosseto, Servizio di Fisiopatologia respiratoria (secondo piano, scala “B”), ed è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13.
L’ambulatorio è gestito da personale specializzato: un pneumologo, la dottoressa Elena Canneti, responsabile del Centro, due operatori antifumo (Mariella Saccocci e Simone Vichi), che sono stati formati con specifici corsi regionali, e uno psicologo, la dottoressa Grazia Petruzziello del Dipartimento di Salute mentale della Asl 9.
Per informazioni sull’attività del Centro o su come prendere appuntamenti, telefonare al numero 0564/483344 nell’orario di apertura, o inviare una email all’indirizzo centroantifumo@usl9.toscana.it.
Dopo il primo contatto (che non prevede nessun impegno da parte del fumatore), chi si è rivolto al centro decide se vuole intraprendere il percorso per smettere di fumare oppure lasciar perdere. Nel primo caso, concorderà con il medico e gli operatori la tipologia di percorso, personalizzato e calibrato sulle esigenze del fumatore stesso.
Numeri Utili:
Centro Antifumo (responsabile dottoressa Elena Canneti)
telefono 0564/483344 – dalle 8 alle 13
Unità Funzionale Dipendenze – Distretto Area Grossetana (responsabile dottor Ugo Corrieri)
Telefono 0564/483741 – dalle 12 alle 14 (dottoressa Paola Valenziano – email p.valenziano@usl9.toscana.it)
Alcuni dati sul fumo
In provincia di Grosseto, i fumatori abituali, stimati dall’Agenzia regionale di sanità (Ars) nel 2011, sono circa il 27 %, cui si aggiungono i fumatori occasionali (12 %).
La provincia di Grosseto, inoltre, è quella che registra un maggior numero di fumatori regolari precoci (< di 14 anni) con un 32,6 % di maschi contro il 17,3 % del dato regionale. I ragazzini che iniziano a fumare regolarmente al di sotto dei 12 anni sono ben il 5,5 % contro il dato regionale del 1,7% (Indagine EDIT 2011 dell’Ars).
In Toscana, secondo i dati Istat 2011, i fumatori sono il 23 %, una delle percentuali più alte in Italia.
In Italia, secondo i dati Istat 2011, i fumatori sono oltre 12 milioni, il 28 per cento della popolazione (22.3 % dei fumatori sono maschi, il 16,6% delle femmine). La quota più elevata di fumatori maschi è tra i 25 e i 34 anni – 38,9% – mentre per le donne è tra i 45 e i 54 anni – 23,3% -( http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_ABTFUMO). La percentuale più alta di fumatori è nell’Italia centrale (24,7%), la più bassa al Sud e nelle Isole (21,9%).
Per quanto riguarda adolescenti e giovani, iniziano a fumare più precocemente di cinque anni fa: circa l’8 % dei giovani di 14-24 anni, infatti, ha iniziato a fumare prima dei 14 anni.
Nell’Unione europea si stima che fumino 4,5 milioni di persone e che ogni anno siano 650 mila i decessi correlati al fumo.
Nel mondo, i fumatori sono circa 650 milioni. Secondo l’Oms, il fumo è “la prima causa di morte facilmente evitabile”, responsabile ogni anno della morte di 5 milioni di persone in tutto il mondo per cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie. Un numero peraltro destinato ad arrivare a 10 milioni entro il 2030, se non saranno adottate misure efficaci.