Provincia di Grosseto e Società della Salute Area grossetana hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per attuare interventi congiunti e integrati di contrasto al disagio e all’esclusione sociale, in favore delle fasce più deboli della popolazione, a maggiore rischio di povertà: donne e uomini stranieri, disabili, persone con disagio psichico o sociale, persone soggette a restrizione, minori, soggetti dipendenti da sostanze.

A siglare il documento, questa mattina, a Palazzo Aldobrandeschi, sono stati il presidente della Provincia Leonardo Marras e il presidente della Società della Salute Area grossetana, Emilio Bonifazi, alla presenza del direttore Fabrizio Boldrini.
“A seguito dei tagli del Governo – spiega Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto  – diminuiscono le risorse a disposizione del sociale e al tempo stesso aumentano le richieste di intervento da parte dei cittadini che risentono gli effetti della crisi economica. Con questo accordo  andiamo ad aggiungere un nuovo importante tassello alla costituzione di un sistema di welfare innovativo  in grado di rispondere in modo efficace ai bisogni emergenti delle fasce più deboli della popolazione. Un percorso che la Provincia ha avviato qualche mese fa con la firma dei Protocolli d’Intesa con due importanti realtà del territorio: Unicoop e Coseca, per la riqualificazione professionale di soggetti a rischio di esclusione sociale. L’obiettivo è sempre lo stesso: individuare percorsi personalizzati per favorire attraverso la formazione e il tirocinio nelle aziende la riqualificazione professionale e contrastare la disoccupazione, perché il lavoro è fondamentale per aiutare le persone a raggiungere la piena autonomia e contrastare l’emarginazione sociale”.

“In un periodo di difficoltà economica – aggiunge Emilio Bonifazi,  presidente della Società della Salute dell’area grossetana – anche per il nostro territorio questo accordo tra Società della Salute e Provincia di Grosseto intende mettere insieme le risorse disponibili, sia in termini finanziari che professionali, per tutelare maggiormente tutti quei soggetti svantaggiati che, per questo, rischiano di venire del tutto estromessi da un mercato del lavoro in forte sofferenza. Il protocollo prevede infatti, la costituzione di un Tavolo di coordinamento e di un’ équipe operativa, che riuniranno competenze e professionalità specifiche e potranno così garantire l’individuazione di percorsi di inserimento e inclusione lavorativa e sociale realmente efficaci”.