Il Coeso società della salute sarà presente al Congresso della società italiana della medicina delle migrazioni, che si tiene oggi, 19 ottobre, e domani, 20 ottobre, all’Università La Sapienza di Roma, per spiegare i risultati del progetto Samedi, finanziato dal Ministero dell’Interno con i fondi Fami, di cui Coeso Sds Grosseto è capofila, con partner la Asl Toscana sud est e l’Università di Siena, che ha visto la costruzione e la realizzazione di itinerari per la promozione della salute: da quella biologica a quella sociale.
A parlare degli obiettivi e, soprattutto, dei risultati sarà l’antropologa Michela Marchetti, di Oxfam Italia, che ha lavorato al progetto. Tra i principali obiettivi dello stesso progetto anche il potenziamento delle competenze interculturali degli operatori nella presa in cura di cittadini di Paesi terzi, coinvolgendo operatori socio-sanitari di vari centri di salute mentale e dei servizi per le dipendenze di Grosseto, Arezzo, Valdarno, Siena e Val d’Elsa.
Durante il progetto sono stati raggiunti gruppi di persone e comunità straniere particolarmente isolate e marginali. Sono stati sviluppati percorsi diversi, rimodulati di volta in volta a partire dai punti di forza dei servizi e delle reti territoriali presenti, intervenendo poi sulle problematiche specifiche.
“Questo progetto – dichiara Tania Barbi, direttrice del Coeso SdS -, finalizzato a valorizzare la multiprofessionalità e la collaborazione tra realtà territoriali diverse ha permesso anche di facilitare l’accesso e la fruizione consapevole dei servizi da parte delle persone aumentando, allo stesso tempo, la competenza culturale e relazionale degli operatori.
Per fornire prospettive spesso inedite su temi specifici, il progetto ha utilizzato figure di prossimità sui territori, quali antropologi, mediatori linguistico-culturali, peer educator ed educatori sanitari che hanno facilitato anche i processi di reciproca comprensione e fiducia.