Il Comune di Grosseto è al fianco degli anziani con il progetto “Over to over”, che punta a rafforzare la rete di aiuto per prevenire le truffe ai loro danni. L’iniziativa, che è stata approvata dalla Prefettura e verrà attuata dal Coeso Società della salute, ha il duplice obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema e di favorire il radicarsi di una rete di supporto per questa fascia di popolazione, così da prevenire le situazioni di rischio. Le attività saranno rivolte alla popolazione con più di 65 anni, ma, secondo la logica del progetto, sarà essenziale coinvolgere anche chi li circonda, come figli, nipoti, parenti, amici e vicini.
In provincia di Grosseto, secondo i dati forniti dalla Questura, nel 2017 i delitti, cioè truffe, furti e altri reati che hanno coinvolto anziani, denunciati sono stati 40 a livello cittadino e 85 in totale a livello provinciale; nel 2018 sono saliti a 58 in ambito cittadino e a 97 complessivamente in provincia; nel 2019 sono arrivati a 62 in città per un totale di 126 per la provincia.
“Un anziano truffato – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alle Politiche sociali, Mirella Milli – spesso si sente in colpa e questo fa aumentare paure e insicurezze. Per questo vogliamo offrire un servizio di sostegno che coinvolge la rete delle persone che lo circonda e che prevede anche colloqui con uno psicologo per un percorso di aiuto personalizzato”.
La popolazione anziana è da anni in costante aumento. Secondo i dati pubblicati dal Coeso nel “Profilo di salute dell’area grossetana”, allegato al Piano integrato di salute 2020-2022, la popolazione anziana passerà da 55857 a circa 59400, con un incremento del 6,4 per cento, mentre quella con più di 84 anni passerà da 8046 a oltre 9700, con un incremento del 21 per cento. La popolazione tra i 50 e i 74 anni passerà da 74380 a oltre 76mila, con un incremento di circa il 2,2 per cento.
“Si tratta di una campagna di sensibilizzazione – spiega l’assessore alla Sicurezza, Fausto Turbanti – rivolta a tutta la popolazione sui rischi di raggiri che potrebbero verificarsi in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici o su internet. Il messaggio è quello di rivolgersi sempre con fiducia alle Forze dell’ordine per segnalare atteggiamenti sospetti e situazioni di pericolo”.
Il punto di partenza del progetto sarà la somministrazione di un questionario a un campione di popolazione con più di 65 anni residente nel territorio comunale, così da poter individuare le persone sole, fragili, non seguite dai servizi sociali e maggiormente esposte al pericolo delle truffe. Fondamentale sarà la collaborazione delle associazioni di volontariato locali, che riceveranno una formazione specifica sul tema delle truffe anche per segnalare i casi più a rischio.
“Si tratta di un progetto che ancora una volta dimostra la capacità della nostra comunità di fare sistema – spiega il direttore del Coeso SdS Fabrizio Boldrini – perché coinvolge gli enti, le Forze dell’ordine e le associazioni di volontariato e perché si rivolge a una categoria fragile, quella degli anziani, ma anche alla loro rete di relazioni. Inoltre, sarà un modo per il servizio sociale di avvicinarsi alle persone e poter così individuare eventuali situazioni di disagio su cui intervenire, perché ancora oggi c’è spesso diffidenza e imbarazzo nel chiedere aiuto”.
Per far conoscere il più possibile l’iniziativa verranno realizzati opuscoli informativi, pubbliche affissioni nei punti più frequentati della città, spot televisivi.