16 garofani rossi per ricordare i 43 minatori morti a Ribolla, nel Pozzo Camorra, il 4 maggio 1954.

Sono stati deposti venerdì scorso, dopo il concerto di Simone Cristicchi e del Coro dei minatori di Santa Fiora, che ha raccolto oltre 400 persone all’ex cinema, Centro Civico “Porta del Parco” per l’iniziativa promossa dal Comune di Roccastrada e organizzata dal Coeso e dal Clorofilla film festival nell’ambito de “La miniera a memoria”.

Il mazzo di garofani rossi è stato, infatti, donato dal Coro e da Simone Cristicchi al sindaco di Roccastrada, come ringraziamento per l’organizzazione di un’iniziativa che ha coinciso con la prima tappa del tour “Canti di miniere, d’amore, vino e anarchia” e che ha voluto celebrare le vittime della tragedia di 55 anni fa, creando un legame tra i minatori amiatini e quelli delle Colline metallifere. E proprio il sindaco Leonardo Marras, accompagnato da Francesco Limatola, assessore ai rapporti con il cittadino, da Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso, e dai musicisti del Coro, ha voluto omaggiare i minatori ribollini con un gesto simbolico: la deposizione del mazzo di garofani al monumento del minatore di Vittorio Basaglia.

“E’ stato un momento emozionante – commenta Fabrizio Boldrini –non solo perché è servito a ricordare le vittime di quella tremenda tragedia, ma anche perché ha saputo aggregare, attorno alla memoria di un evento storico, i cittadini di un’intera comunità, quella ribollina, composta oggi da molti immigrati che nella zona vivono e lavorano. Il centro nato attorno alla miniera, infatti, non ha perso la propria capacità di accoglienza e solidarietà: come 50 anni fa, quando univa persone provenienti da tutta Italia, anche oggi Ribolla accoglie stranieri che si sono saputi unire alla comunità locale anche in questa occasione commemorativa”.