Il Coeso ha illustrato le possibili conseguenze dei tagli al Fondo sociale nazionale in un incontro promosso per venerdì 21 novembre, alle 12, nella sala del Consiglio provinciale in piazza Dante Alighieri a Grosseto.

Ammonta a 800mila euro la cifra che il Coeso – Consorzio per la gestione della politiche sociali dell’Area socio-sanitaria grossetana -, dovrà “tagliare” dai servizi offerti nel 2008 e 2009, a seguito della riduzione del Fondo sociale nazionale prevista dal Governo Berlusconi.

Nell’incontro di oggi, aperto alle Associazioni e alle Organizzazioni sindacali, Maurizio Cavina, presidente dell’Assemblea consortile, e Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso, hanno illustrato le conseguenze dei tagli per i servizi socio-sanitari della Zona grossetana, quella che comprende i comuni di Grosseto, Civitella Paganico, Campagnatico, Roccastrada, Scansano e Castiglione della Pescaia.

“Proiezioni” che serviranno a prefigurare l’entità dell’intervento che il Coeso sarà costretto a effettuare per rientrare nei parametri previsti dal Governo, che ha stabilito una riduzione del 30 per cento delle risorse del Fondo sociale nazionale.
La riduzione del fondo che alimenta i trasferimenti dallo Stato ai Comuni per i servizi sociali è stata, inoltre, comunicata solo nel mese di novembre, quando le Amministrazioni o i Consorzi di gestione dei servizi sociali hanno già impegnato e in gran parte speso le risorse per erogare i servizi ai cittadini. Per questo, il Coeso, come molte altre realtà, sarà costretto recuperare spese già sostenute sul bilancio 2009, riducendo ulteriormente le risorse disponibili per l’anno a venire.

Gli inteventi interesseranno tutte le aree, dalla famiglia ai minori, dall’handicap agli immigrati per arrivare fino ai settori della salute mentale, delle dipendenze, delle povertà estreme, tagliando servizi domiciliari, assegni di cura, contributi economici ecc.

Non è possibile, già da ora, con il bilancio 2009 ancora da approvare, individuare esattamente le prestazioni da ridurre, considerando che alcuni costi come gli stipendi degli operatori (che incidono, comunque, per meno del 20 per cento sul costo totale del servizio) e l’acquisizione di beni e servizi indispensabili (come i canoni di locazione e le utenze, ad esempio) non possono essere tagliati. Saranno, quindi, necessarie valutazioni di appropriatezza, ma si posso prefigurare ipotesi di “risparmio”.

La logica del “taglio indiscriminato”, che sembra oggi facile per la Politica, è difficilmente applicabile per un’azienda speciale come il Coeso, perché comporta ulteriori negazioni a soggetti che di privazioni ne soffrono, ogni giorno, tante.
Saranno comunque garantiti, anche per il 2009, i servizi per gli anziani non autosufficienti, grazie al Fondo per la non autosufficienza istituito dalla Regione Toscana.
Gli interventi, quindi, andranno a interessare settori come la responsabilità familiare e i minori, riducendo molte di quelle “azioni preventive” che assicuravano un assetto sociale futuro, perché potrebbero creare nuove sacche di marginalità, bisogno e povertà. E, allo stesso tempo, andranno a modificare i servizi per target altrettanto “delicati” come i diversamente abili, gli immigrati, i malati mentali e i soggetti in stato di povertà estrema, creando emergenze nell’immediato e minando la stabilità sociale quotidiana.

Scarica il comunicato stampa integrale con alcune esemplificazioni dei tagli possibili.